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Il primo esempio che mi viene in mente per spiegare i linear è Mike Portnoy.Spero che tu lettore di questa pagina abbia almeno un cd dei Dream Theatre, se cosi non fosse ti consiglio di procurartene uno su tutti:”images and words” (Poi naturalmente vorrai anche gli altri…).Tornando a noi, le frasi lineari sono una sequenza di colpi alternati fra mani e piedi.Ad esempio:(4 di mani + 2 di cassa)+ (2 di mani+ 2di cassa)+(2di mani+1di cassa) +(2di mani+1di cassa).Il riassunto della frase appena scritta è :
6+4+3+3= 16
Per schematizzare il tutto basti ricordare che i linear che hanno numero pari hanno 2 colpi di cassa mentre quelli con numero dispari hanno un solo colpo di cassa.La somma dei colpi da il “numero” al linear.Il seguente schema dovrebbe spiegare meglio ciò che ho appena scritto:

Gli esempi che seguono sono applicazioni su un tempo semplicissimo portato in ottavi ed eseguendo i linear suddivisi in sedicesimi:

Nella prima riga abbiamo un 5+3+5+3

Nella seconda riga un 5+4+4+3

Nella terza un 6+3+3+4

Ciò che si può ottenere però dallo sviluppo dei L.P. è veramente molto più ampio. Per prima cosa iniziamo a studiarli con un piede solo, poi in velocità renderanno sicuramente meglio con la doppia cassa.In seguito sarà interessante costruire dei tempi basati sui linear, il primo esempio (5+3+5+3) si presta molto bene a questo scopo.Sposta i colpi della mano destra sul ride o sul charleston e suona sul rullante la mano sinistra con dei colpi leggerissimi (ghost notes) decidendo a piacere dove accentuare eventualmente un colpo sul rullante (volendo anche con la mano destra).
Mi rendo conto che a parole sono dei concetti non proprio semplicissimi ed inoltre andrebbero sicuramente più approfonditi…l’ascolto di Dream Theater, Angra e Fates Warning aiuterebbe meglio a capire quest’argomento.
Alla prossima..
Carlo

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